Don Aniello Manganiello per sedici anni è stato la voce di Scampia.
Negli anni più duri, negli anni delle stese e della mattanza tra bande camorriste è stato lì per sottrarre manovalanza alla piazza di spaccio più grande d’Europa. Usando talvolta anche comportamenti duri per combattere la malavita, ad esempio si è rifiutato di dare la comunione ai camorristi, segnando così la differenza tra religione vera e superstizione propria di certi boss. A tanti di loro, però, Don Aniello ha donato una seconda possibilità.
L’eco della sua missione risuona tuttora per le strade di un quartiere che, oggi, è riuscito a riappropriarsi della sua dignità e della sua bellezza. Tra le ‘vele’ di Scampia infatti soffia un vento di libertà grazie anche alle associazioni che sul territorio fanno rete con le Istituzioni, e, quindi, con la parte sana della città, continuando a portare avanti un grande braccio di ferro con la camorra. Dal 2010 è Garante del Premio Nazionale Paolo Borsellino.