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Chi si volta dall’altra parte, chi vede solo quello che vuole, chi fa finta di non vedere, chi vede e non parla, è complice. Anche tu vuoi esserlo?”. Un interrogativo ma anche una provocazione . Il 2 ottobre è l’anniversario dell’omicidio di Bruno Cassotta.

Esattamente un anno fa veniva compiuto un assassinio che non va letto in maniera isolata ma in chiave mafiosa perché effettuato sulla scia degli omicidi che l’hanno preceduto. 
Il manifesto-provocazione tende a sollevare il senso individuale di responsabilità e di partecipazione nella lotta alla criminalità. 
La mafia  si combatte con il protagonismo di ciascuno di noi. L’invito che facciamo a ogni singola persona è quello di partecipare, di collaborare, di denunciare e di non mettere la testa sotto la sabbia. Non bastano solo le forze dell’ordine per combattere la criminalità, è necessario che ognuno faccia la sua parte. Chi sceglie di girarsi dall’altro lato e di non parlare pur sapendo, contribuisce in qualche modo al perpetuarsi delle logiche criminali e allontana il raggiungimento della giustizia.

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