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Premiati e motivazioni del Premio “Una persona perbene”
in ricordo di Tiberio Cianciotta
Tiberio Cianciotta era – prima di tutto – una persona perbene. Come ce ne sono tante: padri di famiglia che hanno passato la vita a lavorare, con onestà, fierezza e sempre con la schiena dritta. Senza mai nemmeno l’indugio di piegarla. Padri di famiglia italiani che fanno dell’onestà la loro Bibbia e del rigore la loro quotidianità. Lavoratori che orgogliosamente danno il meglio di sé per onorare il proprio operato. E rendono l’Italia migliore.
Uomini che hanno sogni, valori, ideali e che per quelli combattono senza mai perdere la speranza. Persone che non vengono celebrate mai. Non diventano parte di libri di storia ma che sono la storia perché diventano, come Tiberio, educatori, punti di riferimento per generazioni di giovani che nel loro nome saranno altrettanto onesti, altrettanto idealisti, altrettanto perbene.
Persone che amano e sanno animare la città, che sanno essere all’ascolto e raccontare le onde, non sempre omogenee, non sempre condivise, che corrono nelle città.
Oggi, in memoria di una persona perbene, Tiberio Cianciotta, noi rendiamo omaggio a tutti coloro che rendono migliore questo mondo senza nemmeno un titolo di prima pagina, con l’umiltà rivoluzionaria dei sognatori. Quelli, però, con le maniche rimboccate, sempre.
In memoria di Tiberio, insegnante, educatore, sportivo, giornalista consegnamo la 2ª targa “Un uomo perbene” che da oggi sarà legata indissolubilmente al Premio che ricorda un magistrato integerrimo. Un uomo perbene.

A Caterina PROVVISIERO, Marcello MARTELLI, Claudio MAZZAUFO e Giancarlo PULITELLI il Premio intitolato a TIBERIO.