Tanto entusiasmo, sorrisi, massima disponibilità e attenzione. Alla luce della storia, della costanza e della qualità delle proposte, e viste le tante iniziative coronate da successo in questo 2019 – Quarto Savona 15, serata del 18 maggio, celebrazione del 23 maggio, realizzazione del monumento a Falcone e Borsellino – una rappresentanza di Premio Borsellino è stata ricevuta dal Presidente della Rai Marcello Foa, e da un suo gruppo di consiglieri.
La delegazione del Premio guidata dal Presidente del Premio, il vice capo vicario della Polizia Luigi Savina, con il Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero De Raho, il giornalista massmediologo Klaus Davi oggi in Mediaset ma per 25 anni giornalista Rai – che ha organizzato l’incontro – , Gabriella Sperandio Presidente della associazione “Falcone e Borsellino” che organizza il Premio, e Leo Nodari che ne è stato uno dei fondatori nel 1992, è stata ricevuta in una lunga e piacevole riunione negli uffici Rai, dove sono stati mossi i primi passi per una sempre maggiore valorizzazione delle iniziative del Premio e la promozione dello stesso. Ora sarà il giornalista Klaus Davi, garante del Premio, a portare ora avanti l’iniziativa con la Rai per raggiungere questi scopi: prima della giornata conclusiva della rassegna, e delle cerimonia delle premiazioni, che si svolgerà nel Teatro massimo di Pescara sabato 26 ottobre, la Rai accoglierà 4/5 testimonianze di impegno civile, delle storie simboliche degli amici del Premio, nelle sue trasmissioni “Uno mattina” e “La vita in diretta”.
Certamente ci saranno il sacerdote guanelliano di Scampia, e garante del Premio, Don Aniello Manganiello, il testimone di giustizia napoletano Luigi Leonardi, e Tina Montinaro, moglie del caposcorta di Falcone. Ma saranno proposte anche storie del nord Italia, come quella del giornalista Giovanni Tizian e altri, perché secondo il Presidente Foa “le nuove generazioni hanno bisogno di esempi positivi e noi in un percorso comune con la scuola e la famiglia, abbiamo il dovere di offrirglieli, perché illegalità e violazione delle regole hanno una sola conseguenza: chiudere le porte del futuro”; sollecitato soprattutto dall’appassionato intervento del procuratore della Dna Cafiero De Raho, il presidente della Rai si è impegnato a dare ampio spazio soprattutto alla mondo della scuola. Sarà dunque coinvolta la Dirigente del Miur Dott.ssa Giovanna Boda, per segnalare le storie più significative nel campo dell’educazione alla legalità e dell’impegno civile. Segnalato dal prefetto Luigi Savina, che ha partecipato alla inaugurazione con Maria Falcone, certamente una storia da raccontare a “Uno mattina” sarà quella del monumento “Il sorriso: omaggio a Falcone e Borsellino” realizzato da una scuola periferica come il Liceo “Grue” di Castelli , che è stato premiato Sabato scorso al palazzo dei congressi di Rimini quale miglior progetto educativo, nelle persone della dirigente Eleonora Magno e dello scultore e docente Valentino Giampaoli. Il monumento, ora donato al Premio Borsellino, è stato già esposto nella arena del mare di Vasto, e il 19/21 luglio sarà davanti al Municipio di Palermo accolto dal Sindaco Orlando per ricordare Via D’Amelio. E’ già stato concordato con il cerimoniale della Presidenza che il 16 settembre sarà a L’Aquila per la visita del Presidente Mattarella, in occasione dell’apertura dell’anno scolastico. “Il sorriso” che ha riscosso un successo travolgente, è stato già stato richiesto da più di 30 scuole per iniziative legate alle figure di Falcone e Borsellino. Obiettivo è quello di esporlo nei giardini del Quirinale a ottobre, nei giorni di apertura al pubblico, per richiamare le iniziative concomitanti del Premio in Abruzzo. Infine il giornalista Klaus Davi ed un giornalista della Rai delegato dal Presidente, incontreranno entro settembre il Ministro ai beni culturali Bonisoli e il Ministro all’istruzione Bussetti , al fine di sottoscrivere un protocollo tra le parti, che coinvolga anche la D.n.a. e il C.s.m. , per rendere più stabile la collaborazione , e come ha detto il Presidente Foa, “E’ importante che le giovani generazioni comprendano che vivere nella legalità vuol dire usare gli strumenti di giustizia e di trasparenza dei quali disponiamo per guardare con fiducia al futuro”.
Articolo dal sito di certastampa.it